venerdì 30 novembre 2012

Solo da imparare


The spirit of rugby è un premio che ogni anno l'IRB, la federazione mondiale del rugby assegna a chi è riuscito a interpretare al meglio i valori di questo sport. Nel 2009 il premio andò a L'Aquila rugby, per la tenacia con cui la squadra abruzzese aiutò la città colpita dal terremoto. Città che peraltro vanta una tradizione non indifferente: un capitolo di Rugbyland sarà dedicato al mio incontro con le vecchie glorie dell'Aquila, che fra gli anni '70 e  '80 dominarono il campionato italiano.

Tornando al premio, la notizia è che federazione quest'anno ha deciso di assegnarlo a una donna. Il suo nome è Lindsay Hilton. Ed è nata senza gambe né braccia. Ma per le compagne è solo il mediano di mischia.

venerdì 16 novembre 2012

Un nuovo viaggio... dentro la palla ovale!

Domani l'Italia del rugby affronterà, in uno stadio Olimpico tutto esaurito, gli All Blacks, i maestri di questo sport. Uno sport ricco di valori, che ancora oggi è preso come esempio di correttezza, di lealtà, di unione.
Uno sport che può essere preso come modello educativo per i più giovani, ma non solo. Uno sport che però, a parte alcune storiche roccaforti, non è esploso in Italia come meriterebbe.

Se la Nazionale è arrivata alla ribalta delle cronache, è ancora sconosciuto invece tutto il sottobosco, tutti quei campi di provincia dove fra fango, freddo, nebbia (e tante botte) scorre la linfa vitale del rugby italiano.

Dopo Yugoland, viaggio alla scoperta dei Balcani, con BeccoGiallo ci siamo detti "Perchè non un altro viaggio, per scoprire questo affascinante sport?"

Sta così nascendo "Rugbyland, viaggio per l'Italia del rugby". Un percorso che vuole scoprire chi in passato ha reso celebre questo sport e chi oggi ne difende i valori.

Rugbyland, esattamente come Yugoland, è un viaggio, attraverso le città e i paesi dove questo sport è cresciuto, condito con interviste dei protagonisti del rugby italiano e gli immancabili fumetti di Gabriele Gamberini.

Vista l'occasione vi sveliamo le prime tavole in anteprima. Vi siete mai chiesti come il rugby sia arrivato in Italia?



giovedì 15 novembre 2012

Non lascio e raddoppio

Ultimamente ho aggiornato il blog un po' meno del solito. In parte è colpa delle non poche presentazioni di Yugoland, che mi hanno portato un po' ovunque in giro per l'Italia (prossimo appuntamento: mercoledì 21, a Lodi, con Luka Zanoni, direttore dell'Osservatorio Balcani Caucaso). La cosa è bella, naturalmente, perché significa che il libro è piaciuto. E poco male per il blog: per fortuna ci sono diverse persone sul web italiano che pubblicano con competenza notizie relative ai Balcani.

Però mi dispiaceva concludere l'esperienza del blog, e quindi, anche se qui si continuerà a parlare di ex Jugoslavia e vi aggiornerò sulle mie future peregrinazioni balcaniche, Yugoland diventerà un blog un più personale, che tratterà argomenti diversi.

Fra le varie cose - visto il successo di Yugoland! - lo userò come foglio degli appunti a cielo aperto per il mio nuovo lavoro, che ormai sto portando avanti con BeccoGiallo da un paio di mesi. Speriamo porti fortuna.

P.S. Di cosa si tratta? Pazientate ancora qualche ora e lo scoprirete. Intanto, volete tirare a indovinare?